Lettera scritta a mano

 

Ricevere una lettera è sempre un’emozione particolare, un piccolo regalo tutto da scoprire, riga dopo riga. E’ già appassionante aprire la busta, lentamente, fantasticando sul contenuto del messaggio, un po’ come aprire un pacchetto regalo e immaginarne il contenuto. Con la mano vai a forzare leggermente la carta e ad estrarre quel tesoretto conservato all’interno. Finalmente sotto ai tuoi occhi si presenta quel foglio, il tuo regalo, carta da lettera o foglio bianco semplice, magari con un leggero e gradevole profumo, lo apri, ne stiri le piegature e poi ti immergi nella lettura. Un insieme di sentimenti e sensazioni ti pervadono ad ogni parola, affermazione o concetto. E’ bello ricevere una lettera.

Quel mattino, quando nella cassetta della posta si vide recapitare una busta senza affrancatura, senza mittente o indicazione di alcun tipo, un senso di smarrimento e di intensa curiosità la animarono. Chi poteva averle recapitato quel segno e perchè non farsi riconoscere alla porta o non lasciare alcuna traccia nell’intestazione del mittente? L’unico modo per scoprirlo era estrarre il foglio custodito all’interno, stirarne le piegature e immergersi nella lettura. Ogni risposta sarebbe venuta da sè.

Passi sulla sabbia

I suoi occhi bagnati fissavano quel cielo grigio carico di nuvole, mentre gli uccelli in dignitoso silenzio facevano da cornice al mare. Un vento dolce ma vibrante soffiava dai faraglioni e andava a graffiare quel suo viso umido, bagnato dalle lacrime. Non sembrava volesse piovere quel giorno, ma lo scroscio improvviso che la sorprese sulla spiaggia fu per Lei liberatorio. Una dolce ma intensa pioggia investì la bianca spiaggia, mentre Lei restava a braccia aperte con lo sguardo rivolto verso l’infinito a raccogliere quanta più acqua possibile. Le lacrime, lavate via dalla pioggia, lasciavano posto ad un timido sorriso, mentre con soffici passi i suoi piedi affondavano nella sabbia fredda e umida. Cosa fuggiva?

Infelice blog

E’ tanto che non scrivo sul blog, troppo tempo, che cattivo a trascurare il mio piccolo! E’ che si va a periodi, periodi fertili di idee, e periodi in cui ti sembra di non avere niente da raccontare, niente di interessante. Più smetto di scrivere, più si dimenticano di te, piccolo blog. Prometto che farò qualcosina per risollevare il bilancio… Ora accontentati di questo saluto. Da domani tornerò a raccontare, come piace a me.

 PS. http://it.youtube.com/watch?v=yMazI2ROJXM Un video che merita!